Bus: si cambia

Bus: si cambia

La Regione Toscana voleva fortemente un trasporto pubblico locale (TPL) che coprisse i suoi 106 milioni di Km. annui e che fosse efficiente tanto da sviluppare, migliorare e rendere flessibile il servizio bus in tutta la toscana. Per questo fu indetta una gara a livello europeo che permettesse di affidare ad un unico gestore, non necessariamente nazionale, il controllo del traffico su strada di tutta la regione.

L’appalto, da 4 miliardi di euro, lo vinse nel 2016 la RATP, un’azienda francese che con questo si aggiudicò per 11 anni la gestione del trasporto toscano tramite la propria filiale locale “Autolinee Toscane”. A seguito però di un contenzioso con la Mobit, il consorzio di cui fa parte anche la Tiemme, l’attuale gestore delle autolinee delle nostra zone, l’azione è stata ritardata, di anno in anno, fino alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato del giugno scorso, che poneva la parola fine a questa diatriba.

Da quel momento sono iniziati i lavori di intesa con la Regione Toscana per coordinare il passaggio di consegne e i futuri sviluppi dell’azienda, nell’intento di rendere più efficiente ed omogeneo il servizio di TPL sull’intero  territorio. Quindi ridefinizione degli standard di qualità e miglioramenti che saranno introdotti per ottenere un unico sistema di bigliettazione, nuovi bus, paline intelligenti e una rete efficiente che non lasci nessuno a piedi.

In questa nuova gestione il passeggero, secondo Jean Luc Laugaa, amministratore delegato della società, sarà al centro del servizio. Autolinee Toscane vuole incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, non per scelta obbligata, ma perché è la scelta migliore, affidabile, comoda, sicura e puntuale. Un cambiamento – dice Laugaa – che scardinerà il modo attuale di vedere il trasporto pubblico locale e farà anche risparmiare alla regione 8 milioni di euro.

Il vantaggio di avere un unico gestore sarebbe quello di avere una sola cabina di regia, che studia e controlla tutte le criticità delle varie zone ma soprattutto può avere una visione e una pianificazione unica del servizio, con maggiore attenzione alle particolarità del territorio, nell’intento di dare un servizio omogeneo in tutta la Toscana.

Dal 1 Novembre quindi avremo, esperimento unico in Italia, un solo  gestore per tutta la regione, con sede a Firenze e tre dipartimenti, nord, centro e sud. Quest’ultimo avrà sede a Siena e sarà quello che ci riguarda più direttamente.

Il cambiamento non sarà immediato perché sarà necessario integrare realtà diverse e questo richiede del tempo. I cambiamenti conseguenti alla riorganizzazione dei servizi saranno visibili dopo due anni dall’inizio della gestione da parte di Autolinee Toscane. Nel frattempo oltre a garantire l’attuale servizio, come richiesto dalla Regione, verranno introdotti, dove necessario, dei miglioramenti per sopperire alle esigenze dei passeggeri, verranno create nuove biglietterie, adeguando l’offerta dei servizi al modificarsi della domanda. Verranno inoltre studiati nuovi percorsi ed orari. E’ previsto anche l’acquisto di nuovi bus, più confortevoli e meno inquinanti per strutturare un servizio su misura per la Toscana.

E’ già attiva 24 ore su 24 la bigliettazione elettronica. Con validità dal 1° novembre si potranno acquistare biglietti e abbonamenti del bus tramite sito, sms, rivendite, biglietterie e App TABNET, non saranno invece più validi i biglietti e i carnet degli attuali gestori che potranno comunque essere convertiti fino al 31 dicembre 2021 presso le biglietterie di Autolinee Toscane. Per quanto riguarda invece gli abbonamenti plurimensili e annuali, questi resteranno validi fino alla loro naturale scadenza, ovviamente allegati a tessera e documento come si usava fino ad ora.

Invece per poter acquistare i nuovi abbonamenti non serviranno più carte e tessere personali ma sarà sufficiente registrarsi sul sito www.at-bus.it – condizione obbligatoria – e creare un proprio profilo. Già oltre 3000 erano le registrazioni dopo la prima settimana di apertura, adesso saranno molte di più. Fin da subito sul sito è possibile conoscere le tariffe degli abbonamenti urbani ed extraurbani e le agevolazioni a cui si ha diritto, mentre agli abbonati per salire sull’autobus sarà sufficiente esibire la tessera sanitaria.

Altra novità è l’App TABNET (disponibile per IOS e Android) che consentirà di acquistare, in piena mobilità e autonomia tutte le tipologie di biglietti e, come già detto, solo per gli utenti registrati sul sito, anche gli abbonamenti.

Dal 1° novembre i passeggeri troveranno le stesse linee, stessi bus, stesse fermate, stessi orari e stesse tariffe (comprese quelle integrate come il “Pegaso” che permette di combinare treno, autobus di linea e servizio urbano) ma potranno contare su sistemi più semplici per l’acquisto di tutti i titoli di viaggio tramite sito, sms, biglietterie e APP.

A quanto pare dovrebbero comunque restare aperte anche molte delle biglietterie degli ex gestori, che verranno dotate di appositi uffici per informare i viaggiatori su come registrarsi ed avere informazioni su abbonamenti, eventuale diritto alle agevolazioni ed altro. Un elenco delle biglietterie ufficiali e delle rivendite autorizzate dovrebbe essere reso disponibile sul sito www.at-bus.it.

RATP promette anche, a seguito di un accordo con i principali sindacati del settore e di una rappresentanza della Regione, di garantire il passaggio del personale dalle attuali aziende del TPL a Autolinee Toscane, mantenendone la stessa mansione, inquadramento e retribuzione.

“La nostra sfida – dice ancora l’A.D. Jean Luc Laugaa – è quella di gestire il subentro in modo che gli utenti non siano penalizzati. Abbiamo ereditato una situazione disomogenea, con sistemi e abitudini diverse da azienda ad azienda, che noi uniformeremo: stesse modalità e procedure in tutta la regione. Abbiamo ereditato un servizio precario e disordinato – puntualizza – ma lasceremo un TPL in linea con gli standard europei. Ci siamo preparati al meglio per gestire questo passaggio, complesso e difficile che arriva dopo 6 anni di conflitti. Ci metteremo tutta la nostra esperienza insieme a consistenti investimenti e ad una nuova organizzazione. Prendiamo un impegno: cambiamenti visibili del servizio entro un anno, all’inizio dell’anno scolastico 2022. Sarà una rivoluzione dolce.”

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