I 39 Comuni della Francigena

I 39 Comuni della Francigena

Di seguito riportiamo 2 articoli a firma Federico Taverniti, pubblicatisu Toscana Notizie il 25 luglio 2017, giorno in cui è stato firmato    l'accordo fra i comuni per la "Via Francigena Toscana"

La Francigena toscana associa 39 Comuni e diventa primo ‘prodotto turistico omogeneo’

Il tratto della via Francigena che attraversa il centro di Torrenieri

FIRENZE – Si completa oggi, con la firma della convenzione tra i 39 Comuni interessati, il percorso per la creazione del primo prodotto turistico omogeneo “Via Francigena toscana”. I rappresentanti delle varie amministrazioni comunali hanno siglato la convenzione oggi nel corso del convegno dal titolo ‘La Francigena. L’impronta sostenibile della Toscana e dei territori protagonisti’, che si è tenuto presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze.

Con la nascita del prodotto turistico omogeneo “Via Francigena toscana” viene affidato ai 39 Comuni firmatari (raggruppati in 4 aggregazioni) l’esercizio associato delle funzioni in materia di gestione dell’accoglienza e dell’informazione turistica, di promozione e comunicazione del prodotto turistico, di manutenzione ordinaria degli itinerari escursionistici e di monitoraggio ed analisi dei flussi turistici.

Come detto, la convenzione siglata individua 4 aggregazioni di Comuni: Nord, Centro Nord, Centro Sud e Sud.

  • L’aggregazione Nord comprende i comuni di Pontremoli, Filattiera, Villafranca in Lunigiana, Bagnone, Licciana Nardi, Fosdinovo, Aulla, Carrara, Massa, Montignoso.
  • Dell’aggregazione Centro Nord fanno parte Seravezza, Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Lucca, Capannori, Porcari, Montecarlo, Altopascio, Ponte Buggianese.
  • All’aggregazione Centro Sud appartengono Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco, San Miniato, Castelfiorentino, Montaione, Gambassi.
  • Infine, l’aggregazione Sud comprende San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, Monteroni, Buonconvento, Montalcino, San Quirico d’Orcia, Castiglione d’Orcia, Radicofani, San Casciano dei Bagni, Abbadia San Salvatore.

Inoltre, la convenzione indica i 4 Comuni capofila della 4 aggregazioni: rispettivamente, Pontremoli-Massa, Lucca, Fucecchio e Siena.

La creazione del primo prodotto turistico omogeneo, in attuazione dell’articolo 15 della nuova legge regionale sul turismo relativo al prodotto turistico tematico, completa il percorso avviato dalla Regione con lo scopo di garantire la percorribilità dell’itinerario secondo gli standard essenziali definiti dalla Regione stessa per i prodotti turistici ed adottati dalla Associazione Europea delle Vie Francigene.

Secondo la convenzione, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana affiancheranno i Comuni per la promozione del prodotto turistico. Irpet sarà invece il soggetto che provvederà ad analizzare i dati sui flussi turistici. Per l’attività di manutenzione ordinaria, necessaria per garantire la percorribilità integrale ed omogenea lungo tutto il tracciato, i Comuni potranno avvalersi di un soggetto tra quelli partecipanti all’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).

L’accordo prevede anche la costituzione di uno specifico Osservatorio Turistico di Destinazione che vedrà il coinvolgimento di tutti gli attori, pubblici e privati, che si occuperà dell’analisi e della comprensione dei fenomeni turistici legati al cammino della Via Francigena. In un secondo tempo, il regolamento di attuazione della nuova legge permetterà lo sviluppo dei cosiddetti ‘rifugi escursionistici’ che faciliteranno accoglienza povera per pellegrini e camminatori.

Proseguono nel frattempo, grazie i finanziamenti regionali, le attività per sviluppare nuove occasioni di fruizione della Via Francigena. A breve saranno finanziate (con circa 270mila euro) la segnaletica per il percorso cicloturistico e per le ippovie. Avviato anche il lavoro per costruire un circuito di offerta termale connessa al turismo lento e alla via Francigena (oltre ai tre centri presenti sul percorso, si stanno definendo i contenuti per le altre 11 strutture termali che si trovano entro 15 km dal percorso).

Altri interventi, di prossima realizzazione: il cosiddetto Labirinto, nel comune di Capannori; piccoli interventi presso punti di accoglienza e pernottamento gestiti da istituzioni ecclesiastiche (stanziati 50mila euro); manutenzione ordinaria del percorso, sostituzione della cartellonistica difettosa e sviluppo di un programma di attività di animazione sul percorso (altri 150mila euro); coordinamento (aperto anche agli altri cammini) fra le associazioni che operano sul percorso al fine di promuovere la stesura di un cartellone delle attività promozionali che si tengono sulla Via Francigena.

 

Via Francigena, Ciuoffo: “I Comuni da oggi diventano protagonisti”

FIRENZE – Il tratto toscano della Via Francigena diventa da oggi il primo prodotto turistico omogeneo, come previsto dalla nuova legge regionale in materia. Una modalità innovativa per promuovere e valorizzare un cammino che sta scalando posizioni nella classifica dei viaggiatori alla ricerca di turismo esperienziale, ma anche per alleggerire e diversificare la pressione turistica nelle città d’arte. Una modalità, come ha spiegato l’assessore al turismo Stefano Ciuoffo, anche per responsabilizzare e rendere protagonisti i 39 Comuni toscani attraversati dalla Via Francigena.

“I Comuni – ha detto l’assessore – si mettono in gioco e diventano protagonisti. E’ importante mettere in evidenza gli aspetti romantici e religiosi legati a questo cammino ma lo è altrettanto cominciare a parlare di cose concrete, di strutturazione del tracciato. E’ il momento di lavorare con metodo, di motivare le comunità locali a difendere la propria storia, le proprie tradizioni, altrimenti la Francigena rischia di disperdersi. L’attuazione di politiche di promozione e valorizzazione in grado di creare ricchezza è la scommessa che lanciamo ai comuni. La suddivisione in 4 grandi aree (Nord, Centro Nord, Centro Sud e Sud) ha richiesto tempo, forse lasciato qualche malumore che però dobbiamo mettere da parte. Sentieri, cammini e turismo esperienziali – ha concluso Ciuoffo – sono gli aspetti su cui la Regione ha deciso di puntare e per farlo occorre il contributo di tutti sotto forma di soluzioni, progetti e risorse”.

La Francigena toscana prodotto turistico di nicchia ma non soltanto. “Ad oggi – ha spiegato il direttore di Toscana Promozione Turistica Alberto Peruzzini – è un forte strumento di comunicazione, sui media nazionali ed internazionali. E inizia ad essere venduta anche dai tour operator. Un prodotto di nicchia che fa numeri contenuti ma che si è inserita a pieno titolo nell’offerta di chi, in Italia e all’estero, propone turismo slow. Un trend che, grazie all’impegno dei territori, non potrà altro che migliorare”.

“La Francigena – ha detto in apertura il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene Massimo Tedeschi – è un itinerario culturale europeo, non francese, svizzero, italiano o toscano. E non è solo un cammino di trekking, o enogastronomico o ambientalista: è un componente della cultura europea, figlio del Consiglio d’Europa e dei valori di questo continente”.

“E’ un bene, materiale e immateriale, che tutta Europa ci invidia – ha aggiunto Francesco Gazzetti, consigliere regionale delegato alla Via Francigena – e che merita un tutela adeguata. I territori sono i protagonisti, insieme ai comuni e alle comunità locali. Il protocollo firmato oggi va in questa direzione e va a completare l’enorme sforzo fatto dalla Regione a partire dall’approvazione della nuova legge. Un percorso che abbiamo intrapreso tutti insieme e che prosegue, con lentezza, che è poi lo spirito del camminatore. Non vogliamo procedere in modo spinto, come accaduto in altre regioni”.

Soddisfazione e voglia di iniziare questo nuovo percorso sono anche gli stati d’animo dei Comuni capofila della quattro aggregazioni individuate dalla convezione. Secondo Lucia Baracchini e Alessandro Volpi, rispettivamente sindaci di Pontremoli e Massa, alla guida dell’aggregazione nord, “la firma di oggi rappresenta un nuovo avvio. La Francigena è uno spaccato della nostra storia che merita di essere valorizzato e in questo modo diventa un sistema dove i comuni si sentono parti di una rete. Il nostro ruolo sarà rilevare ed affrontare problematiche e situazioni non previste o prevedibili, ma anche fare in modo che la via diventi un momento di crescita per il tessuto economico dell’area”.

“La Via – ha aggiunto il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, a nome del comune capofila dell’aggregazione centro-nord – nasce come un cammino della fede. Poi su questo aspetto si sono innestate tante altre tematiche. Adesso dovrà svilupparsi una sensibilità nuova tra i firmatari e la Regione, fatta di capacità di programmare insieme strategie di marketing turistico, programmi di investimenti per strutturare i percorsi, organizzare e promuovere un’offerta unitaria. Per noi un appuntamento importante sarà quello di settembre, con il Forum degli itinerari culturali”.

Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio, capofila aggregazione centro-sud, paragona il ruolo di ogni singolo comune “ad una maglia di una catena che, se capace di muoversi al meglio, è in grado di produrre un valore aggiunto rilevante e diventare un volano per l’occupazione”. Per Bruno Valentini, sindaco di Siena, capofila aggregazione sud, “questo cammino ha un valore intrinseco che va oltre quello turistico e merita la comprensione di tutti i soggetti coinvolti. Da oggi tutti quanti diventiamo responsabili rispetto agli impegni contenuti nella convenzione. Per tutti una sfida e un’opportunità da sfruttare”.